Un giorno a Cefalù

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La Sicilia occidentale è il mio luogo esotico a due passi da casa.

Ogni qualvolta mi capita di andarci è gioia pura! Questa volta l’occasione mi è offerta da Luxury Press che m’invita a un’esperienza di formAzione come quelle che piacciono tanto a me. Si parla di turismo in un workshop che coinvolge istituzioni, blogger ed esperti di marketing e poi si va su strada a fotografare gli angoli più insoliti.

Insieme a me

@eleonoraarico

@raffaellacatania

@eddiestrano

@francescofoti

@mylife_onearth

@viaggiaredasoli

(andate e amateli tutti!)

 

 

Ero già stata a Cefalù ma la bellezza di guardare il mondo attraverso la lente di una macchina fotografica è che puoi scoprire sempre qualcosa di nuovo… ed ogni volta è la prima volta!

Un dedalo che mi accoglie affollato e caldo, con l’asfalto che vibra di parole in decine di lingue e aria che profuma di scoperta. I tanti visitatori le conferiscono colori sgargianti, mentre il borgo arabo-normanno si apre umile nella sua straordinarietà. Un giorno è poco per cogliere a pieno la sua magnificenza ma abbastanza per farmi promettere di tornare.

Prima tappa: Cattedrale di Cefalù.

La Cattedrale di Cefalù è uno dei monumenti più rappresentativi dell’arte arabo-normanna in Sicilia e tappa obbligata per tutti i visitatori. Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e vorrei vedere, con quel matrimonio di stile arabo, bizantino, latino e nordico. Armoniosa sintesi di culture e di stili come solo la Sicilia sa essere testimone.

E così come piace a noi, la leggenda ammanta questo luogo a prima vista imponente e austero. Durante un viaggio in mare da Salerno a Palermo, pare che la nave del re Ruggero II d’Altavilla s’imbatté in una terribile tempesta. In preda al panico il re fece il voto che se lui ed il suo equipaggio fossero riusciti a restare in vita, avrebbe innalzato un tempio maestoso al Salvatore.

Le due torri di quattro piani, la suggestiva scalinata e il portale riccamente decorato lo fanno somigliare più ad un castello che ad una chiesa. All’interno, la meraviglia: mosaici tra i meglio conservati di tutta la Sicilia, tra i quali spicca il grande Cristo Pantocratore. Mi ha emozionato non poco scoprire che l’etimologia della parola mosaico si riconduce al greco “musaikòn”, opera delle Muse.

Seconda tappa: vagabonding

Non riesco a concepire un viaggio (e con viaggio intendo qualsiasi attività che implichi uno spostamento di più di qualche km da casa) senza del tempo dedicato all’arte del vagabonding. Quel girovagare senza meta lasciandosi trasportare dall’istinto più puro. Quel mettere il cellulare in modalità aereo così da usarlo solo per scattare. Via Google Maps, via siti di recensioni. Adesso siamo io e te cara Cefalù, mostrati nelle tue nude viuzze medievali, fammi perdere in questo labirinto fatto di pietra e sorrisi cordiali. Ti assaporo nelle piccole cose, minuta e immensa, pittoresca ed elegante al tempo stesso.

Vi ritroverete di certo nell’affollata via Ruggero, il vostro sguardo incontrerà la cinta muraria eretta in epoca romana a protezione del centro abitato e, se siete in dolce compagnia, non potrete rinunciare a un bacio vista mare sotto la Porta Marina, l’ultima rimasta delle 4 porte originali. Poi però addentratevi negli angoli meno turistici, immortalate le vecchie casette del borgo dal porticciolo dei pescatori e lasciatevi trasportare dalla strada.

Impossibile non fare un’incursione fotografica nella spiaggia a pochi passi dal centro, lì dove ci sono quelle pittoresche casette che sembrano sul punto di tuffarsi a mare e dove potrete spiare la vita balneare cittadina.

Prenditi tutto il tempo di beccare l’inquadratura che più ti piace e non cercare di imitare gli scatti che ti sarà capitato di vedere su Instagram: non sarà facile, ma ci sarà di certo il tuo personalissimo racconto per immagine. Prenditi il tuo tempo ma tieniti libero/a per il tramonto.

Terza tappa: Tramonto wow

Assicurati di tenere mezz’ora libera, controllate l’orario esatto del tramonto, armati di una buona bibita e (se del caso) della giusta compagnia e lasciati andare sulla panchina vista mare che troverai percorrendo fino in fondo Corso Ruggero. Basta, non voglio rischiare di sminuire con le parole uno spettacolo così… wow!


Quarta tappa: Cena al Bastione

Per cena abbiamo scelto un locale consigliatoci dagli esperti del posto, ci avevano detto fosse bello ma mai mi sarei immaginata tanto cuore unito a tanta innovazione. Quella che era un’infermeria per i frati cappuccini di Gibilmanna, oggi è un centro culturale polivalente, un museo digitale, un percorso istrionico tra multimediale e tradizionale. Il nome completo è, non a caso “Bastione – Innovazione, Cibo, Cultura”. Dopo aver visto animarsi il passato davanti i vostri occhi e aver ascoltato i racconti del mare dalla finestra, è tempo di cena! Qui il cibo è ottimo, lo staff gentile e disponibile e la selezione dei vini interessante. Consigliato!

 

Lo sapevi che…

A Cefalù più di venticinque anni fa è stato girato Nuovo cinema paradiso, uno dei film che ho più amato nell’adolescenza. Vi consiglio di salire su per la maestosa Rocca: lì oltre a godere di una vista fuori dall’ordinario riconoscere il set che Tornatore ha scelto per ambientare l’arena del cinema all’aperto.

 

 

Informazioni pratiche

Come arrivare a Cefalù

Per arrivare a Cefalù, l’aeroporto di riferimento è quello di Internazionale Falcone e Borsellino di Palermo-Punta Raisi. Se affitti un’auto, arriverai a Cefalù in circa un’ora e mezza. Se invece hai scelto il bus, puoi recarti prima alla stazione di Palermo e da lì utilizzare la linea Sais (qui trovi prezzo e orari: http://www.saistrasporti.it/orari.aspx?l1=54&l2=338&b=1) oppure il treno (http://www.trenitalia.com/). Altra alternativa è arrivare a Palermo in traghetto, con le navi della Tirrenia (www.tirrenia.it/), da Napoli (10 ore) o da Cagliari (14 ore) e da lì spostarti a Cefalù in treno o con gli autobus come sopra.

 

Come muoversi a Cefalù

Attenzione: non si può accedere al centro storico in auto. Io ho preso una multa non appena arrivata perché non mi ero accorta! Se non trovi posto sulle strisce blu, puoi lasciare la macchina in uno dei grandi posteggi a pagamento che si trovano nel Lungomare Giuseppe Giardina (prezzo: €10 al giorno). Da lì, puoi raggiungere a piedi il centro del paese in pochi minuti.

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