A circa 80 km dalla caotica e viva Bangkok, si trova Ayutthaya, antica capitale della Thailandia. Dove oggi sorgono affascinanti rovine, dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si trovava un tempo una delle città più grandi e spettacolari al mondo.
Fondata nel 1350, Ayutthaya è stata per quattro secoli la capitale del Siam e arrivò a contare oltre un milione di abitanti, fino a quando non venne saccheggiata e distrutta dai birmani nel 18° secolo. I resti della città splendente definita “Venezia d’Oriente”, caratterizzati da Prang (torri reliquiarie) e giganteschi monasteri, rendono l’idea della sua antica grandezza.
Come raggiugere Ayutthaya da Bangkok
Raggiungere Ayutthaya da Bangkok è semplicissimo. Sostanzialmente avete 3 possibilità:
- gita privata in taxi/tuk tuk (circa 2000 THB = circa 54 euro per due persone)
- escursione organizzata (circa 1800 THB = circa 49 euro a persona e comprende il trasporto fino ad Ayutthaya, la visita ai principali templi, un pasto e una piccola crociera lungo il fiume)
- treno, la soluzione economica e soprattutto super scenografica. Io ho scelto questo!
Attenzione: consiglio di recarsi alla stazione di Hua Lamphong di Bangkok un po’ prima (potete consultare gli orari dei treni qui), solitamente il primo treno disponibile costa molto di più, mentre quello successivo ha un prezzo decisamente inferiore. Io ho pagato 15 THB all’andata e 20 THB al ritorno (poco meno di 1€ in totale). Il viaggio dura circa 1 ora e mezza edè un’esperienza davvero suggestiva.
La vera vita della Thailandia sembra tutta qui, dentro e fuori il finestrino di questo treno. Ci sono pochi turisti e tanti studenti in divisa che vanno a scuola, famiglie, lavoratori, ambulanti che ti offrono cibo e bibite.
Il tragitto sarà ricoperto di sorrisi: è questa la reazione che avrete ogni volta che incrocerete lo sguardo di un thailandese.
Come muoversi ad Ayutthaya
Appena arrivati sarete assaliti da tuk tuk e taxi che cercheranno di vendervi i loro servizi (il prezzo si aggira intorno ai 1200 THB per il giro completo). Nonostante la pioggia, io ho scelto di noleggiare una bici, per essere totalmente autonoma e godermi fino in fondo la città. Costa circa 40-50 THB al giorno (mettete sempre in atto le vostre migliori doti di negoziazione). Considerate che i maggiori punti d’interesse sono a breve distanza e che quasi tutte le strade hanno una corsia per ciclisti.
Adesso mappa alla mano, si va in giro!
Assicurati di segnare le attrazioni imperdibili nella mappa (vedrai che sono tutte vicine), così da non allontanarti troppo. Parti e affidati all’istinto: ogni volta che vedi qualcosa di interessante, fermati. Considerando che nel suo periodo più glorioso, ad Ayutthaya vi erano ben 3 palazzi reali e quasi 400 templi, un giorno non è sufficiente per scoprire tutti gli angoli più affascinanti della città, ma in questo modo potrai farti un’ottima idea.
Ecco i tre posti assolutamente imperdibili:
1. Wat Mahathat
Era uno dei templi più importanti del regno ed è famoso in tutto il mondo per la testa di una statua di un Buddha incastrata tra le radici di un albero. Nessuno sa come sia finita qui, ma è possibile che sia stata lasciata dai saccheggiatori che hanno fatto irruzione nella città dopo il saccheggio birmano. Il templio venne costruito seguendo rigidi criteri matematici e astrologici cosicché fosse in armonia con l’universo.
2. Wat Phra Si Sanphet
Originariamente usato come cappella reale, questo ampio complesso contiene tre imponenti e bellissimi Chedi in fila. Si tratta del tempio più grande di Ayutthaya e al suo interno si trovava una statua di un Buddha alta 16 metri ricoperta d’oro che venne distrutta dai birmani.
3. Wat Phra Ram
Meno turistico rispetto ai due sopra e forse per questo con un’atmosfera speciale. È ideale se volete dedicare del tempo a voi stessi lontano dalla folla, circondati da rovine che respirano d’eternità.
L’ingresso ai singoli templi costa quasi 50 THB, oppure potete optare per un biglietto cumulativo da 220 THB.
La Thailandia e gli Elefanti
È giusto dire che è possibile fare un tour delle rovine in groppa ad un elefante (400 THB per 15 minuti), l’animale nazionale ufficiale della Thailandia. Non nego che appena li ho visti, ero entusiasta… prima d’informarmi meglio.
Pare che dei circa 5000 elefanti nativi in Thailandia, oltre 4000 siano in cattività. Da un punto di vista etico, mi sembra una pratica abbastanza inumana: un conducente e due persone sulla schiena mi sembrano un peso importante, senza contare che gli animali camminano su suoli ben diversi rispetto ai loro terreni naturali. Cavalcare un animale di 4 tonnellate e farsi strada tra i fiumi e le rovine è un sogno per tanti, ma dietro quest’immagine avventurosa c’è un lato oscuro legato al turismo e al commercio. Il processo di addomesticamento è molto brutale e si realizza quando gli elefanti sono molto giovani con vere e proprie torture chiamate Phajaan.I piccoli elefanti vengono strappati alle loro madri e confinati in spazi molto piccoli in cui non sono in grado di muoversi; qui vengono picchiati con la clave e privati di cibo e sonno per molti giorni. Per stomaci forti e menti curiose, qui una foto e un video dei maltrattamenti.
Adesso che sai, la scelta sta a te!