Sant’Angelo, “Il paese delle fiabe” in provincia di Viterbo

C’era una volta un paese sperduto e dimenticato come tanti. Un paese della Tuscia con tanto verde e tanta storia, ma con poche anime e poche possibilità di futuro. Un paese colpito profondamente da un incendio che lasciò da un momento all’altro 150 persone senza casa e con pochissimi oggetti fondamentali per vivere. Un paese da cui i giovani non vedevano l’ora di fuggire…

 

 

Ma la storia di Sant’Angelo, piccolo borgo a 18 km da Viterbo, può avere un finale diverso. Il sogno è diventare un museo a cielo aperto dedicato ai bambini, ai grandi e a tutti coloro che sognano con la fantasia!

 

Mentre l’occhio si perde nei magnifici scenari rurali della Teverina, i miei piedi corrono, saltellano e trotterellano per il cuore di Sant’Angelo di Roccalvecce: un cuore fatto di murales, di colori, di arte, di creatività. Nel “Paese delle fiabe”, infatti, le case sono state trasformate in pagine aperte di libri di favole che fanno sognare piccoli e grandi!

 

Un percorso che si snoda al ritmo dell’immaginazione e dell’incanto, immerso nella tranquillità a dispetto dello scorrere del tempo e condito dai sorrisi dei pochi abitanti, accoglienti ed entusiasti di mostrare il proprio borgo da favola.

La mia prima compagna d’avventure è il mio alter ego Alice nel Paese delle Meraviglie. Lei, che ama sognare ad occhi aperti e si ritrova un giorno in un luogo fantastico dove niente ha senso ed è vero tutto e il contrario di tutto, è la paladina perfetta per portare avanti il sogno di un paese in cui tutto è possibile. Mentre vado alla ricerca dello Stregatto e del mio amico Toperchio, incontro la saggezza Piccolo Principe. Lui che mi ha insegnato a vivere, ad amare, a capire il mondo e a giudicare dai fatti piuttosto che dalle parole.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi se ne ricordano.”

Lascio che la scoperta della magia del borgo continui ad essere guidata dalla mia bambina interiore e la sua voce mi conduce sempre più in profondità in un sogno fatto di colori brillanti e messaggi universali. Mi trovo faccia a faccia con le Fate di Avalon, nate da lacrime lunari e baci solari, e mi immergo in un mondo in cui nessuno invecchia e si vive al motto di ” Uno per tutti, tutti per uno“.

E visto che i saltelli mi hanno fatto venire fame, mi appare davanti la casetta di marzapane di Hansel e Gretel e inizio a fantasticare su pareti di biscotto, mobili di caramelle e tegole di cioccolata. In questo mondo incantata c’è anche un’anziana che cura le sue piante a pochi passi dalla Piccola Fiammiferaia e un signore fa fermar un’auto prima di Don Chisciotte perché “Oh! So’ venuti a fa’ le foto al murale!”. Io sono ad ogni passo più emozionata e felice!

A Sant’Angelo insieme ai racconti che hanno segnato la nostra infanzia c’è entusiasmo, voglia di fare, energia e volontà di riscatto. Un progetto completamente autofinanziato che è partito dal basso, come le più belle storie di successo. E, in fondo, la favola più bella la sta scrivendo chi giorno dopo giorno s’impegna per dare nuova vita a questo luogo speciale e magico. Per arrivare al lieto fine ci vuole ancora un po’… ma con la fantasia tutto è possibile!

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