Fiumara d’Arte: itinerario nella Sicilia insolita e sconosciuta

La Fiumara d’Arte è un cuore pulsante di arte contemporanea, un percorso da scoprire piano piano, passo dopo passo, sguardo dopo sguardo. Un viaggio insolito nell’entroterra siciliano composto da 11 tappe, tante quante sono le opere dislocate tra il cielo, il mare e i monti del borgo marinaro di Castel di Tusa.

Labirinto di Arianna Fiumara d'arte Sicilia

Sicilia, terra di sorprese che non si finisce mai di conoscere. Non solo mare, non solo vestigia greche, non solo cannoli e arancin*, quindi, nel variopinto mosaico della Trinacria.

 

Vero è che le Sicilie sono tante, non finirò di contarle”

come diceva Gesualdo Bufalino. E c’è anche una Sicilia fatta di arte a cielo aperto, poco conosciuta e poco valorizzata.

La Fiumara d’Arte in Sicilia

La Fiumara d’Arte è un percorso di sculture che coniuga l’arte contemporanea all’aspra bellezza dei luoghi dell’entroterra siciliano. La parola “fiumara”, in siciliano, indica i fiumi che sono carichi d’acqua solo nella stagione delle piogge, mentre restano secchi per il resto dell’anno. Proprio seguendo il percorso di un fiume che non scorre più, l’antico fiume Halesa o torrente di Tusa, Antonio Presti ha deciso di dar vita a uno tra i più grandi parchi artistici d’Europa.

Un messinese, un collezionista d’arte, un mecenate, una persona a cui tutta la Sicilia deve molto. Antonio Presti è riuscito a realizzare una galleria d’arte a cielo aperto tra i monti Nebrodi, un’oasi di meraviglia che ospita alcuni tra i più grandi artisti del Novecento in un paesaggio scarno e all’apparenza desolato, ma che regala scorci di incredibile bellezza. Ed è proprio con la Bellezza che tutto inizia e finisce alla Fiumara d’Arte.

Vi racconto alcune delle opere che più mi hanno emozionato della Fiumara d’Arte. Allacciate le cinture, si parte per un itinerario insolito, lontano dalle solite rotte turistiche, per conoscere una Sicilia diversa!

Le opere della Fiumara d’Arte

  • La materia che prima non c’era di Pietro Consagra

Posta simbolicamente alla foce di un fiume che non scorre più, l’opera con cui Antonio Presti nel 1986 scrive la prima pagina del libro della Fiumara d’Arte è in memoria del padre scomparso. “La materia che prima non c’era” è una scultura enorme, alta circa 18 metri, che testimonia un intreccio di due elementi che si guardano, di bianco e nero, di spazi pieni e spazi vuoti, di vita e di morte, di cemento pesante e ricordo leggero. Immersa nel paesaggio collinare, non lo intacca minimante, anzi. Nella dualità che ne è l’essenza, racconta un’armonia possibile tra l’uomo e l’ambiente.

La materia che prima non c’era Pietro Consagra Fiumara d'arte

  • Monumento per un poeta morto / La finestra sul mare – di Tano Festa

La seconda opera da ammirare nella Fiumara d’Arta è “Monumento per un poeta morto”, meglio conosciuta come “La finestra sul mare”. Sulla spiaggia di Villa Margi, nel comune di Reitano, poco distante da Castel di Tusa, ecco la cornice che è stata dedicata dall’autore Tano Festa al fratello poeta: una finestra su cui poggia un monolite nero. L’opera ha dimensioni monumentali e rappresenta un trionfo di azzurro che accoglie un angolo di cielo, uno spicchio di mare e un varco verso lo sconfinato infinito. Forse, tra tutte, la mia opera preferita!

Monumento per un poeta morto / La finestra sul mare Tano Festa Fiumara d'arte.jpg

  • Energia Mediterraneadi Antonio Di Palma

Sull’altura di Motta d’Affermo, ecco un’altra opera gigantesca, di un’azzurro svolazzante. “Energia Mediterranea” è una scultura sinuosa che simbolicamente unisce mare e montagna, un lampo di energia che dal 1990 non ha mai smesso di propagarsi. Nel suo essere essenziale, diventa parte del paesaggio quasi selvaggio, lo arricchisce e ne è arricchita. Un manto vibrante che chiede di essere cavalcato come un’onda gonfiata dal vento, adagiata sul prato ma che punta al cielo.

Energia Mediterranea - Antonio Di Palma Fiumara d'arte

 

  • Piramide 38° parallelo – di Mauro Staccioli

Piramide 38° parallelo Mauro Staccioli Fiumara d'arteSu un’altura nel territorio di Motta d’Affermo troviamo un’altra opera, dalle sfumature faraoniche. È la “Piramide 38° parallelo”, l’ultima scultura entrata a far parte della Fiumara d’Arte. Un tetraedro in acciaio in asse col 38º parallelo che guarda il mare e gli scavi archeologici dell’antica città di Halaesa e che rappresenta una riflessione sul rapporto dell’uomo con l’eterno.

Durante i giorni del solstizio d’estate, quando la luce trionfa sul buio, si svolge qui “Il rito della luce”. Solo in quest’occasione la Piramide viene aperta per far accedere al suo interno i visitatori che in silenzio possono ammirare al tramonto, da uno spiraglio della Piramide, i raggi filtrare e irradiare le proprie anime. Un modo simbolico per scegliere di perseguire nella propria vita il cammino della luce proprio nel momento in cui la terra riceve il massimo della potenza solare, ma anche un momento in cui ci si sente piccoli di fronte all’eterno.

 

  • Labirinto d’Arianna – di Italo Lanfredini

Il mio tour per la Fiumara d’Arte si conclude con un simbolo archetipo: il “Labirinto d’Arianna”, un percorso fisico e interiore su un promontorio a Castel di Lucio. Si entra attraverso un portale che allude alla nascita dell’essere umano e si procede nei meandri del dedalo sempre avanti, sempre dritto nella struttura a cerchi concentrici finché non si arriva al cuore. “Un viaggio che sembra dentro la terra ma è sotto il cielo, al cui centro è la vita”, che ci fa ricordare di tenere sempre lo sguardo all’insù perché siamo tutti sotto lo stesso manto celeste. Non ci sono bivi, non ci sono scelte da compiere. Come altre opere dell’itinerario artistico, anche il Labirinto è da vivere (non solo da ammirare) ed è proprio grazie alla partecipazione del visitatore che il cemento diventa Bellezza. Non c’è labirinto senza Arianna, non c’è opera senza chi la vive.

Labirinto d’Arianna Italo Lanfredini Fiumara d'Arte

Informazioni pratiche sulla Fiumara d’Arte

  1. Non c’è un itinerario con tappe prestabilite, potete lasciarvi trasportare dal vostro istinto e dalle vostre necessità!
  2. Le opere sono abbastanza distanti l’una dall’altra per cui è necessario essere automuniti.
  3. La Fiumara d’Arte è sempre aperta, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Non serve prenotare, né pagare un biglietto, si può accedere a tutte le opere gratuitamente.
  4. Se volete godervi appieno l’esperienza, meglio dividere il tour in due giornate, magari scegliendo di dormire presso l’Atelier sul mare, a Castel di Tusa. Un albergo che lo stesso Antonio Presti ha voluto, all’interno del quale ci sono diverse stanze d’arte e dove lo stesso soggiorno diventa un’esperienza artistica. Proprio qui alloggiano gli artisti durante la realizzazione delle opere della Fiumara d’Arte.
  5. Il periodo migliore per visitare la Fiumara d’Arte è la Primavera, quando l’entroterra siciliano si colora di sfumature meravigliose.

 

Come arrivare alla Fiumara d’Arte in auto

  • DA PALERMO: autostrada A20 PA-ME fino allo svincolo di Tusa, da lì proseguire sulla SS113 in direzione Messina fino a Castel di Tusa (si arriva in circa 1 ora). 
  • DA CATANIA: autostrada A19 CT-PA, superato lo svincolo di Buonfornello, immettersi sulla ME-PA A20 e proseguire fino all’uscita di Tusa; proseguire poi sulla SS113 in direzione Messina fino a Castel di Tusa (si arriva in circa 2 ore). 
  • DA MESSINA: autostrada A20 ME-PA fino allo svincolo di Tusa, da lì proseguire sulla SS113 in direzione Messina fino a Castel di Tusa (si arriva in circa 1 ora e mezza)
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